Kindle – uno schermo che si sfoglia

Ebbene sì, alla fine ho ceduto anche io alle lusinghe dell’e-reader. Io, che vivevo del fruscio della carta, che stavo mezz’ora ad ammirare le copertine del mio romanzo preferito! Io che, come tutti, adoravo infilare il naso tra le pagine per annusare a fondo quell’inconfondibile profumo quasi impossibile da descrivere. Come cambiano i tempi, eh?

La verità è che avevo finito lo spazio. La libreria che ho in casa non ha un solo ripiano libero ed è così che tomi di ogni tipo hanno iniziato a propagarsi, come funghi, su ogni superficie libera, compreso il bracciolo del divano e il ripiano di marmo che fa ombra al termosifone.

Così, al mio trentesimo compleanno (mi sento un dinosauro a pensare di essere stato un early adopter di Windows ’95) mi sono fatto regalare il Kindle Paperwhite. Mia moglie mi ha tolto la parola, ma tant’è. Dopo un mese, questo è il mio verdetto.

Un me del passato, mentre leggo ancora alla vecchia maniera.

Ma insomma, com’è questo Kindle?

Comodissimo. Leggero come l’aria, soprattutto se sei un tipo che se ne va in giro con l’opera magna di H.P. Lovecraft sotto l’ascella. La batteria non la ricarico da quasi un mese ed è ancora al 25%. La tecnologia E-ink rende la lettura agevole e non affatica gli occhi: non sembra nemmeno di leggere su uno schermo. Senza considerare che si può continuare a leggere anche nel buio più assoluto, grazie alla retroilluminazione.

Devo ancora sfruttare a pieno gli strumenti disponibili, come il dizionario, i commenti, la possibilità di sottolineare il testo, ma credo lo farò quando dovrò studiare uno dei miei soliti manuali di comunicazione & marketing (che poi lascerò inevitabilmente a metà, inoltrandomi nei territori sconfinati della narrativa).

Se posso segnalare un piccolo problema, a volte capita che trascinando il pollice sulle lettere queste rimangano sfocate per alcune ore. Così ho imparato a tenere le dita a posto e a sfogliare le pagine con un semplice tocco laterale. Anche i boomer possono imparare, no?

Ultimo, ma non ultimo, il costo dei libri: volevo comprare Conan il Barbaro, edizione Oscar Draghi (in versione cartacea è un mostrone di oltre 1000 pagine) e in versione digitale l’ho trovato in super-sconto a 3 €. 3 €, capite!?!

Kindle, insomma, lo promuovo su tutta la linea. Un’alternativa al libro di carta davvero semplice e appagante che potrebbe davvero cambiare la vostra opinione sulla lettura digitale. Se siete assuefatti al profumo delle pagine, però, potrebbe essere uno shock. Meglio tenersi un libro per emergenza accanto al comodino.

A proposito del profumo della carta

Cos’hanno in comune una pagina del Don Chisciotte e il budino della nonna? Il profumo di vaniglia. La cellulosa e la lignina contenute nelle pagine, invecchiando, rilasciano composti organici particolari, da cui scaturisce l’inconfondibile odore del libro, che ricorda un dolce, a volte con sentori di mandorla e di fiori. È un profumo così amato che ha anche un nome: bibliosmia. Occhio a non perdere di vista l’obiettivo, però. Per leggere bene un libro ci vogliono occhi, cuore e cervello. Non solo naso.

E voi? Avete preso in considerazione di acquistare un E-Reader o non vi passa neanche nell’anticamera del cervello? Ditemi la vostra!

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

Inizia con un blog su WordPress.com.

Su ↑

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: